
Sistemi di Post-Tensione
T.T.M. S.r.l. propone al mondo delle costruzioni e della progettazione diverse soluzioni di sistemi di post tensione per ponti/viadotti, serbatoi, solai e pavimenti industriali.
Tutti i sistemi Bonded e Unbonded sono prodotti nel rispetto della linea guida ETAG013, garantiti nel tempo e per un utilizzo sicuro negli elementi strutturali in cemento armato precompresso e sono conformi al Benestare Tecnico Europeo. Gli ancoraggi sono testati e qualificati a fatica per garantire un’elevata resistenza e durabilità.
La produzione di ancoraggi da post tensione protetti dalla corrosione è uno dei prodotti principali oggi offerti all’ingegneria strutturale. Tali soluzioni sono state studiate per offrire alte protezioni agli ancoraggi nel tempo, garantendo gli stessi dal contatto con infiltrazioni o ambienti corrosivi.
Il sistema comprende l’utilizzo del trefolo a 7 fili nelle tre tipologie Normale, Super e Compatto. L’impiego del trefolo T15C (Compatto) con diametro e sezione rispettivamente di 15,2 mm e 165 mm2, permette di ridurre gli ingombri, applicando ancoraggi di dimensioni più contenute riducendo così anche la dimensione dei martinetti di tesatura.
La disponibilità di trefolo è garantita dalla capacità siderurgica del Gruppo, con due stabilimenti produttivi di capacità annua pari a 150.000 Ton.
T.T.M. S.r.l. propone al mondo delle costruzioni e della progettazione diverse soluzioni di sistemi di post tensione per ponti/viadotti, serbatoi, solai e pavimenti industriali.
Tutti i sistemi Bonded e Unbonded sono prodotti nel rispetto della linea guida ETAG013, garantiti nel tempo e per un utilizzo sicuro negli elementi strutturali in cemento armato precompresso e sono conformi al Benestare Tecnico Europeo. Gli ancoraggi sono testati e qualificati a fatica per garantire un’elevata resistenza e durabilità.
La produzione di ancoraggi da post tensione protetti dalla corrosione è uno dei prodotti principali oggi offerti all’ingegneria strutturale. Tali soluzioni sono state studiate per offrire alte protezioni agli ancoraggi nel tempo, garantendo gli stessi dal contatto con infiltrazioni o ambienti corrosivi.
Il sistema comprende l’utilizzo del trefolo a 7 fili nelle tre tipologie Normale, Super e Compatto. L’impiego del trefolo T15C (Compatto) con diametro e sezione rispettivamente di 15,2 mm e 165 mm2, permette di ridurre gli ingombri, applicando ancoraggi di dimensioni più contenute riducendo così anche la dimensione dei martinetti di tesatura.
La disponibilità di trefolo è garantita dalla capacità siderurgica del Gruppo, con due stabilimenti produttivi di capacità annua pari a 150.000 Ton.

Mono Trefolo
Le nuove esigenze architettoniche e strutturali richiedono soluzioni tecnologiche con dispositivi atti a garantire alte prestazioni nel rispetto di linee guida, normativa, rintracciabilità, facilità di montaggio, durabilità e resistenza alla corrosione.
La post tensione permette di realizzare strutture a luci più ampie, di ottenere edifici con spessori ridotti delle solette e allo stesso tempo ampie aree prive di colonne.
Proprio le colonne spesso condizionavano le geometrie e la divisione delle superfici nella progettazione delle partizioni interne.
Contrariamente a quanto avviene nelle strutture in cemento armato tradizionale, il controllo delle deformazioni e delle fessurazioni sono alcuni degli aspetti che l’applicazione dei cavi consente di gestire efficacemente.
La post tensione di solai può essere realizzata con sistemi di post tensione aderente e non aderente. I sistemi aderenti (Bonded) sono realizzati con trefoli inguainati in guaine metalliche o in polietilene, dotati di iniezione e sfiato per permettere un corretto riempimento dei cavi con cemento.
I sistemi non aderenti (Unbonded) sono realizzati con trefoli ingrassati e rivestiti di polietilene (vipla) e non richiedono iniezione di cemento.
La tecnologia della post tensione per molti anni è stata impiegata prevalentemente per realizzare grandi strutture come ponti, travi, serbatoi ecc., sfruttando i vantaggi che derivavano dall’applicare carichi concentrati, si migliorava la capacità degli stessi a reagire senza fessurare il calcestruzzo.
Le strutture snelle erano realizzate con sistemi tradizionali, senza prendere in considerazione la possibilità di applicazioni di post tensione, pertanto pavimenti industriali, solai diaframmi, pali di fondazione, normalmente realizzati con sola armatura lenta, oggi si possono realizzare con grandi vantaggi nell’applicare questo tipo di tecnologia.
Le nuove esigenze architettoniche e strutturali richiedono soluzioni tecnologiche con dispositivi atti a garantire alte prestazioni nel rispetto di linee guida, normativa, rintracciabilità, facilità di montaggio, durabilità e resistenza alla corrosione.
La post tensione permette di realizzare strutture a luci più ampie, di ottenere edifici con spessori ridotti delle solette e allo stesso tempo ampie aree prive di colonne.
Proprio le colonne spesso condizionavano le geometrie e la divisione delle superfici nella progettazione delle partizioni interne.
Contrariamente a quanto avviene nelle strutture in cemento armato tradizionale, il controllo delle deformazioni e delle fessurazioni sono alcuni degli aspetti che l’applicazione dei cavi consente di gestire efficacemente.
La post tensione di solai può essere realizzata con sistemi di post tensione aderente e non aderente. I sistemi aderenti (Bonded) sono realizzati con trefoli inguainati in guaine metalliche o in polietilene, dotati di iniezione e sfiato per permettere un corretto riempimento dei cavi con cemento.
I sistemi non aderenti (Unbonded) sono realizzati con trefoli ingrassati e rivestiti di polietilene (vipla) e non richiedono iniezione di cemento.
La tecnologia della post tensione per molti anni è stata impiegata prevalentemente per realizzare grandi strutture come ponti, travi, serbatoi ecc., sfruttando i vantaggi che derivavano dall’applicare carichi concentrati, si migliorava la capacità degli stessi a reagire senza fessurare il calcestruzzo.
Le strutture snelle erano realizzate con sistemi tradizionali, senza prendere in considerazione la possibilità di applicazioni di post tensione, pertanto pavimenti industriali, solai diaframmi, pali di fondazione, normalmente realizzati con sola armatura lenta, oggi si possono realizzare con grandi vantaggi nell’applicare questo tipo di tecnologia.
- Comparando tale tecnologia con quella del calcestruzzo tradizionale, si ha un considerevole risparmio della quantità di cemento e di acciaio che deriva dalla riduzione delle sezioni trasversali, più snelle nella loro concezione.
- Riduzione delle flessioni rispetto alle sezioni in calcestruzzo armato tradizionalmente (maggiore rigidità delle strutture dove è possibile ridurre la flessione).
- Migliore comportamento rispetto alla fessurazione del calcestruzzo e di conseguenza buona protezione delle armature contro la corrosione.
- Stato limite di esercizio quasi inalterato, anche dopo un considerevole sovraccarico accidentale, poiché le fessure si richiudono una volta esaurito il carico.
- Alta resistenza alla fatica, poiché l’ampiezza delle tensioni varia nelle armature post tese sotto l’influenza di carichi alternati.
- In aggiunta alle sopra citate caratteristiche ve ne sono altre che più tipiche delle applicazioni nei solai:
- Strutture più economiche derivanti dall’utilizzo di acciaio post teso ad alta prestazione in sostituzione degli acciai d’armatura lenta tradizionali.
- Campate con luci più ampie e maggiore flessibilità: quest’ultima deriva dalla riduzione del peso proprio delle strutture che si riflette sulle strutture di elevazione e fondazione riducendo nel complesso le altezze degli edifici.
- Struttura sottoposta a carichi permanenti e buon comportamento in termini di inflessione e fessurazione
- Maggiore resistenza al taglio ottenibile attraverso un’appropriata disposizione dei trefoli.

Tiranti geotecnici
T.T.M. S.r.l. produce tiranti permanenti e provvisori realizzati secondo D.M. 14/01/2008 e D.P. N° 12391 del 22/12/2011 (Linea guida per la certificazione di idoneità tecnica per tiranti uso geotecnico).
Inoltre tutti i prodotti sono realizzati in conformità alla norma EN 1537-2013.
Tutti i tiranti sono installabili con ancoraggi di tipo TTR-E e TTM e sono costituiti da trefoli di acciaio armonico prodotto secondo prEN 10138.
Un tirante è composto di una testa di ancoraggio, da un tratto di armatura libera e da un tratto di armatura vincolata (fondazione).
Testata: l’insieme degli elementi terminali atti a trasmettere alla struttura ancorata, o direttamente alla roccia, la forza di trazione del tirante.
Parte libera: l’insieme degli elementi atti trasmettere la forza di trazione dalla testata alla fondazione.
Fondazione: l’insieme degli elementi atti a trasmettere al terreno le forze di trazione del tirante.
Gli elementi costitutivi del tirante sono:
1) Dispositivo di bloccaggio e piastra di ripartizione della testata.
2) Armatura e guaina.
3) Dispositivo di ancoraggio dela fondazione.
T.T.M. S.r.l. produce tiranti permanenti e provvisori realizzati secondo D.M. 14/01/2008 e D.P. N° 12391 del 22/12/2011 (Linea guida per la certificazione di idoneità tecnica per tiranti uso geotecnico).
Inoltre tutti i prodotti sono realizzati in conformità alla norma EN 1537-2013.
Tutti i tiranti sono installabili con ancoraggi di tipo TTR-E e TTM e sono costituiti da trefoli di acciaio armonico prodotto secondo prEN 10138.
Un tirante è composto di una testa di ancoraggio, da un tratto di armatura libera e da un tratto di armatura vincolata (fondazione).
Testata: l’insieme degli elementi terminali atti a trasmettere alla struttura ancorata, o direttamente alla roccia, la forza di trazione del tirante.
Parte libera: l’insieme degli elementi atti trasmettere la forza di trazione dalla testata alla fondazione.
Fondazione: l’insieme degli elementi atti a trasmettere al terreno le forze di trazione del tirante.
Gli elementi costitutivi del tirante sono:
1) Dispositivo di bloccaggio e piastra di ripartizione della testata.
2) Armatura e guaina.
3) Dispositivo di ancoraggio dela fondazione.

Attrezzature
Tutte le attrezzature sono realizzate nel rispetto della “Normativa Macchine” e dotate di manuali d’uso e manutenzione, targhetta metallica che riporta l’identificazione della macchina e il numero di matricola.
Le macchine sono dotate di protezioni elettriche a bordo macchina, alimentazione trifase 3P+T 380 Volt 50Hz, con assorbimenti variabili pari a 16, 32, e 63 Ampere.
Tutti i circuiti idraulici sono dotati di valvole di sicurezza per limitare sovrappressioni o errori di azionamento delle valvole di regolazione.
Tutte le manutenzioni per il ripristino dell’efficienza dell’attrezzatura sono svolte nella nostra officina. Gli interventi possono essere di tipo ordinario, a fronte dell’usura per l’utilizzo della macchina, oppure di tipo straordinario, necessario a fronte di un danno permanente causato alla macchina.
Le nostre attrezzature:
MARTINETTI mono e multi trefolo disponibili in più versioni
CENTRALINE IDRAULICHE utilizzate per le operazioni di tesatura
POMPA PER INIEZIONE equipaggiata con due cisterne per l’impasto colloidale e come serbatoio
SPINGITREFOLO di differenti versioni che consentono l’inserimento dei trefoli nelle guaine
Tutte le attrezzature sono realizzate nel rispetto della “Normativa Macchine” e dotate di manuali d’uso e manutenzione, targhetta metallica che riporta l’identificazione della macchina e il numero di matricola.
Le macchine sono dotate di protezioni elettriche a bordo macchina, alimentazione trifase 3P+T 380 Volt 50Hz, con assorbimenti variabili pari a 16, 32, e 63 Ampere.
Tutti i circuiti idraulici sono dotati di valvole di sicurezza per limitare sovrappressioni o errori di azionamento delle valvole di regolazione.
Tutte le manutenzioni per il ripristino dell’efficienza dell’attrezzatura sono svolte nella nostra officina. Gli interventi possono essere di tipo ordinario, a fronte dell’usura per l’utilizzo della macchina, oppure di tipo straordinario, necessario a fronte di un danno permanente causato alla macchina.
Le nostre attrezzature:
MARTINETTI mono e multi trefolo disponibili in più versioni
CENTRALINE IDRAULICHE utilizzate per le operazioni di tesatura
POMPA PER INIEZIONE equipaggiata con due cisterne per l’impasto colloidale e come serbatoio
SPINGITREFOLO di differenti versioni che consentono l’inserimento dei trefoli nelle guaine